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Pagare tributi IMU

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Dal 1° gennaio 2020 l’IMU è regolata dall’articolo 1, commi da 739 a 783, della legge n. 160/2019. Il comma 738 della suddetta normativa ha, tra l’altro, disposto l’abolizione della TASI a far tempo dal 01/01/2020, pertanto le fattispecie immobiliari (beni merce e fabbricati rurali strumentali) che sino al 31/12/2019 erano gravate da TASI, dal 2020 sono sottoposte a tassazione IMU.

Pagare tributi IMU

A chi è rivolto

Proprietari di immobili e fabbricati.

Descrizione

Dal 1° gennaio 2020 l’IMU è regolata dall’articolo 1, commi da 739 a 783, della legge n. 160/2019. Il comma 738 della suddetta normativa ha, tra l’altro, disposto l’abolizione della TASI a far tempo dal 01/01/2020, pertanto le fattispecie immobiliari (beni merce e fabbricati rurali strumentali) che sino al 31/12/2019 erano gravate da TASI, dal 2020 sono sottoposte a tassazione IMU.

Come fare

Il versamento dell’imposta dovuta per il corrente anno può essere effettuato:

  • utilizzando il modello unificato F24 che è esente da commissioni per l’operazione di versamento;
  • utilizzando l’apposito bollettino postale (da richiedere presso gli uffici postali)
  • utilizzando altre modalità di versamento che verranno eventualmente messe a disposizione
Il modello F24 ordinario (non quello semplificato) consente la compensazione tra debiti e crediti relativamente alle voci in esso riportate.

Cosa serve

Eventuale documentazione aggiuntiva viene indicata dall'ufficio competente.

Cosa si ottiene

Il servizio produce un F24 che il contribuente può utilizzare per il pagamento

Tempi e scadenze

L’imposta annua dovuta per l’anno in corso si versa in due rate:

  • la prima rata va versata entro il 16 giugno dell'anno in corso.
  • la seconda rata va versata entro il 16 dicembre dell’anno in corso

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Condizioni di servizio

Il servizio produce un F24 che il contribuente può utilizzare per il pagamento

DICHIARAZIONE IMU  Inviare la dichiarazione IMU è obbligatorio nei casi in cui si sono verificate variazioni di dati ed elementi che influiscono sul calcolo dell’imposta dovuta. Questo è quanto previsto dall’articolo 1, comma 769 della Legge di Bilancio 2020, con la quale è stata ripristinata la scadenza del 30 giugno dell’anno successivo a quello in cui ha avuto inizio il possesso degli immobili o sono intervenute variazioni. L’adempimento, necessario al fine di fruire di agevolazioni ed esenzioni, fa i conti con le novità introdotte in materia di IMU nel corso del 2020, in particolare con le agevolazioni riconosciute ai titolari di partita IVA. Tra i casi in cui è obbligatorio l’invio, una FAQ pubblicata dal Dipartimento delle Finanze in data 8 giugno 2021 specifica che dovrà trasmettere la dichiarazione IMU chi ha fruito di esenzioni nel corso del 2020.  In generale, l'obbligo dichiarativo IMU sorge nei casi in cui sono intervenute variazioni rispetto a quanto risulta dalle dichiarazioni già presentate, nonché nei casi in cui si sono verificate variazioni che non sono conoscibili al comune. L’obbligo di inviare la dichiarazione IMU 2022 decorre quindi nei seguenti casi: quando gli immobili godono di riduzioni di imposta, ad esempio:

    • fabbricati dichiarati inagibili o inabitabili e di fatto inutilizzati;
    • fabbricati di interesse storico o artistico;
    • fabbricati per i quali il comune ha deliberato la riduzione dell’aliquota;
    • fabbricati costruiti e destinati alla vendita (beni merce);
quando il comune non è in possesso delle informazioni necessarie per verificare il corretto adempimento dell’obbligazione tributaria, ad esempio:
    • l’immobile è stato oggetto di locazione finanziaria;
    • l’immobile è stato oggetto di un atto di concessione amministrativa su aree demaniali;
    • l’atto costitutivo, modificativo o traslativo del diritto ha avuto a oggetto un’area fabbricabile;
    • il terreno agricolo è divenuto area fabbricabile;
    • l’area è divenuta edificabile in seguito alla demolizione del fabbricato;
    • l’immobile è assegnato al socio della cooperativa edilizia a proprietà divisa, in via provvisoria;
    • è variata la destinazione ad abitazione principale dell’alloggio;
    • è stato acquisito o perso nel corso dell’anno l’esenzione IMU;
    • il fabbricato appartiene al gruppo catastale D ed è posseduto da imprese e distintamente contabilizzato.
Sono queste le principali casistiche in cui sorge l’obbligo di dichiarazione IMU. Per una disamina più completa si rimanda alle istruzioni ministeriali.

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Argomenti:Pagina aggiornata il 31/10/2024


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